Rigenerazione di rifiuti non pericolosi: una scelta per abbattere i costi e migliorare l’efficienza del settore edile
I rifiuti da costruzione e demolizione di edifici ed infrastrutture rappresentano un’elevata percentuale di tutti i rifiuti prodotti nell’Unione Europea. Una quantità rilevante di essi è costituita da inerti non pericolosirelativamente semplici da lavorare e che, anziché venire smaltiti, possono essere riutilizzati in loco per varie applicazioni secondarie in quanto si prestano ad essere rigenerati in nuovi prodotti e materiali.
Sfruttare appieno il potenziale dei rifiuti non pericolosi permettendo la loro reimmissione nel processo costruttivo contribuisce innanzitutto alla progressiva transizione verso un’economia circolare, obiettivo prioritario per un presente ed un futuro sempre più green.
A livello economico, inoltre, il riutilizzo di questi componenti può contribuire ad eliminare la necessità di ulteriori investimenti nella produzione primaria, oltre che ridurre significativamente la dipendenza dalle discariche con tutti i costi di trasferimento e smaltimento ad esse associati. Senza considerare l’impatto positivo sulle risorse naturali finite, che rallenterebbero in tal modo il loro processo verso l’esaurimento. E, più in generale, un riuso dei materiali in ottica sostenibile contribuisce senza dubbio anche a migliorare l’efficienza economica del settore edile nel suo insieme.
Grazie anche al fatto che la tecnologia per la separazione e il recupero dei rifiuti è ormai ben consolidata, negli ultimi anni è cresciuto il numero di realtà che includono questa strategia di riuso all’interno delle proprie scelte aziendali e la F.lli Perico, con la sua flotta di vagli e frantoi a noleggio autorizzati allo svolgimento di campagne di recupero di rifiuti non pericolosi, si conferma partner di primo piano in questo processo di miglioramento continuo.
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